Complessivamente il patrimonio archivistico è costituito da 370 buste, 28 registri, 3 rubriche, 59 volumi manoscritti.
Eccelle l’archivio personale di Francesco Novati costituito da ben 81 buste comprendente originali di suoi lavori, trascrizioni, lezioni, spogli di archivi e biblioteche, corrispondenza e soprattutto appunti che documentano i molteplici interessi dello studioso. Novati (1859-1915), filologo ed erudito, fu professore nella Regia Accademia Scientifico- Letteraria di Milano. Socio dal 1879 della Società Storica Lombarda ne divenne consigliere, vicepresidente e dal 1899 presidente.
Meritano di essere ricordati i 256 documenti del fondo Ancona (lettere, copie di suppliche, atti notarili e nomine ducali) della seconda metà del Cinquecento riguardanti la storia di Milano nell’età del ducato sforzesco. Basti citare la lettera del 30 maggio 1453 inviata da Mantova alla duchessa Bianca Maria Visconti, nella quale si comunicano le condizioni di salute di Susanna Gonzaga, promessa sposa al primogenito Galeazzo Maria Sforza, e la supplica dei mercanti di oro filato presentata al podestà nella quale, preoccupati per il numero insufficiente di artigiani orafi, richiedono il ritorno a Milano di maestro orafo Filippino, la cui assenza va a grandissimo danno della Camera ducale.
Va ricordato il carteggio Pollack formato dalle carte domestiche prodotte dagli architetti Leopoldo (1751-1806) e Giuseppe Pollack (1779-1857), padre e figlio. Si tratta di un complesso miscellaneo di 53 unità archivistiche e di 179 lettere sciolte che abbraccia il periodo cronologico dell’ultimo quarto del Settecento fino alla metà del secolo successivo.
In particolare, per quanto riguarda le carte di Leopoldo, si segnalano la rubrica dei committenti, con i nomi di aristocratici, di chiese e di località dove egli lavorò, la supplica presentata al Capitolo della Veneranda Fabbrica del Duomo, un appunto per la nuova facciata del Duomo di Milano dell’11 gennaio del 1806 e l’Inventario generale e perizia dei mobili e suppellettili di casa, comprensivo del catalogo dei libri, carte geografiche e stampe diverse dello studio, redatto il 26 marzo del 1806, dopo la sua morte, avvenuta il 13 marzo dello stesso anno.
Infine non va dimenticato l’Archivio storico della Società Storica Lombarda che ampiamente documenta l’attività dell’ente dal 1873 a oggi con la costituzione, gli statuti e i regolamenti, gli organi sociali (assemblee generali e adunanze di consiglio), l’elenco dei soci (nomine, incarichi, necrologi e biografie); le carte relative all’attività culturale con la redazione dell’«Archivio Storico Lombardo», alla Biblioteca con lo scambio delle riviste italiane e straniere e le donazioni dei soci, all’impegno per la difesa di monumenti cittadini come il Castello Sforzesco (1884), la basilica di San Vincenzo in Prato (1885), la Pusterla dei Fabbri e le colonne di San Lorenzo (1900), nonché la documentazione finanziaria con i registri contabili e i libri di cassa.
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