Newsletter 16 – Settembre 2020

Newsletter 16 • Settembre 2020

Saverio Dalla Rosa, Ritratto di Wolfgang Amadeus Mozart, 1770

MOZART A MILANO

Giornalista e saggista, Armando Torno, su invito della nostra Società, ha tenuto una vivace e appassionata conferenza dal titolo “La costruzione di un genio. Mozart e i suoi viaggi a Milano 1770-1773”. Ad ascoltarlo un folto gruppo di soci e amici della Società Storica Lombarda, si è radunato nella sala Maria Teresa della Biblioteca Braidense. Mozart giunse nella nostra città la prima volta nel 1770 a soli 14 anni, e vi fece più volte ritorno fino alla primavera del 1773. Ad invitarlo era stato il ministro Plenipotenziario in Lombardia, conte di Firmian che teneva un salotto musicale nella sua residenza, palazzo Melzi in via Fatebenefratelli.Fu proprio a palazzo Melzi che Mozart mostrò le sue qualità di pianista, suscitando l’entusiasmo dei presenti fra i quali vi era il compositore Giovanni Battista Sammartini. Firmian, dimostrando grande lungimiranza, decise di commissionare al giovanissimo musicista un’opera per l’apertura della stagione del Teatro Ducale, il Mitridate, re di Ponto. È a Milano dunque che Mozart diviene operista, indirizzando e seguendo giorno per giorno l’operato dell’orchestra e dei cantanti. Il Mitridate debuttò il 26 dicembre 1770, riscuotendo un notevole successo tant’è che il Firmian gli commissionò un’altra opera per la stagione successiva: l’Ascanio in Alba su libretto di Giuseppe Parini. L’opera venne rappresentata per la prima volta il 17 ottobre 1771 in occasione dei festeggiamenti per le nozze dell’Arciduca Ferdinando. Nuovamente a Milano nel 1772, Mozart compose fra l’ottobre e il dicembre il Lucio Silla su libretto di Giovanni de Gamerra. Doveva essere questa opera il definitivo trampolino di lancio per ottenere un posto stabile alla corte di Milano. Ma l’opera non fu apprezzata pienamente per colpa del libretto banale e insignificante e dei cantanti di poco valore, non certo per la partitura musicale di qualità eccelsa. A conclusione della conferenza, Torno ha ricordato che fu l’imperatrice Maria Teresa a sconsigliare all’Arciduca Ferdinando suo figlio, di assumere il giovane musicista. Ella così scriveva al figlio: “Non ne capisco il perché, non credendo voi abbiate bisogno di un compositore e di un simil persona inutile”. Così Milano perse la grande occasione di avere quale musicista di corte il genio salisburghese che da allora non fece mai più ritorno nella nostra città.L’impegno della Società si rinnova per il nuovo anno scolastico: altri studenti avranno l’occasione di essere affiancati nello studio della storia anche attraverso i materiali librari e documentari conservati nella nostra Biblioteca.

PRESENTAZIONE DELL'"ARCHIVIO STORICO LOMBARDO" 2019

Il 30 gennaio 2020, nella sala Maria Teresa della Biblioteca Braidense, è stato presentato l’edizione 2019 dell'”Archivio Storico Lombardo. Giornale della Società Storica Lombarda”. Il Presidente della Società Storica Lombarda, avvocato Gian Giacomo Attolico Trivulzio, ha ricordato in questa occasione che l'”Archivio” mantiene vivo l’obbiettivo di promuovere e pubblicare ricerche di provato rigore scientifico su Milano e la Lombardia. Il Presidente ha poi ringraziato il dottor Stefano Alberti de Mazzeri, Vice Presidente della Società Storica Lombarda, e il dottor Andrea Caraceni, Amministratore Delegato della Corporate Family Office SIM S.p.A, per aver contribuito in egual misura con grande generosità, alla pubblicazione del volume. Il direttore dell’Archivio Storico, professor Carlo Capra, nel suo intervento ha illustrato i contenuti della rivista che attualmente si divide in una sezione monografica su un tema specifico di storia lombarda, una sezione dedicata ad anniversari, ed infine una sezione riservata alle rubriche “Saggi” e “Note e documenti”. Per il 2019 la parte monografica che occupa circa 1/4 del volume, è dedicata a famiglie e personaggi nell’età visconteo- sforzesca, tema sul quale vi è un rinnovato in-teresse scientifico. Il professor Andrea Gamberini dell’Università degli Studi di Milano ha fatto il punto sulle tematiche seguite dalla più recente storiografia in questo campo. Gamberini ha spiegato come gli studiosi abbiano rivolto la loro attenzione allo studio delle strutture politico-amministrative, al sistema giuridico, alle relazioni diplomatiche e ai corpi per la difesa del ducato. A questi studi si affianca un filone di ricerca su famiglie e singoli personaggi dell’aristocrazia. La sezione dedicata alle ricorrenze hanno tratto ispirazione da anniversari di date che hanno segnato momenti importanti della storia lombarda: i 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci, i 150 da quella di Carlo Cattaneo, i 100 anni della nascita del fascismo, e i 500 anni dell’esequie del Maresciallo Gian Giacomo Trivulzio. Marino Viganò, direttore della Fondazione Trivulzio, ha ripercorso la vita e le gesta del grande condottiero fino alla celebrazione funebre avvenuta il 19 gennaio 1519, a Milano, in forma solenne al cospetto di tutta la nobiltà e il patriziato di Milano. Agli interventi è seguito un momento di convivialità con un brindisi gentilmente offerto dalla CFO SIM.

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