Newsletter 14 – Giugno 2019

Newsletter 14 • Giugno 2019

Ritratto giovanile di Carlo Cattaneo, incisione da acquerello di Ernesta Bisi, 1826

IL PENSIERO DI CARLO CATTANEO
Le conferenze della Società Storica Lombarda

Il centocinquantesimo anniversario della morte di Carlo Cattaneo è stata occasione di incontri e conferenze per ricordare la straordinaria figura del pensatore lombardo. La Società Storica Lombarda ha celebrato Cattaneo con due conferenze che si sono tenute nella Sala Maria Teresa della Biblioteca Braidense. Il 28 febbraio, Maria Gigliola di Renzo Villata ha messo in luce gli aspetti più propriamente giuridici nel pensiero di Cattaneo. Nel suo progetto di rinnovamento della società civile del tempo, le questioni riguardanti la sfera del diritto ebbero un peso non secondario, legandosi strettamente al suo pensiero economico e politico. Maria Gigliola di Renzo Villata ha affrontato i numerosi campi d’indagine di Cattaneo che si pronunciò ripetutamente a favore della proprietà privata, del superamento di qualsivoglia discriminazione fra cittadini e non mancò mai di biasimare la pena di morte e l’inumano sistema carcerario. La modernità e la concretezza del pensiero di Cattaneo è risaltata anche nella conferenza di Rony Hamaui dal titolo Carlo Cattaneo e la questione ebraica nei riflessi sull’economia e la società milanese tenutasi il 14 maggio. Cattaneo fu il primo a denunciare le nefaste conseguenze del pregiudizio antisemita sullo sviluppo economico dei paesi europei. Egli per primo affermò che tale pregiudizio affondava le proprie radici non nella natura degli ebrei in quanto tali né nei dettami della loro religione come pensavano alcuni eminenti pensatori dell’illuminismo. La colpa dell’antisemitismo per Cattaneo andava ricercata invece nelle numerose interdizioni di tipo economico, culturale, civili e politiche a cui erano sottoposti. Tolto ogni divieto, gli ebrei avrebbero contribuito allo sviluppo dell’economia come ogni altro cittadino, anzi forse anche in maggiore misura visto le enormi ricchezze accumulate attraverso la pratica dell’usura.

ROMANTICISMO

I temi della mostra milanese in una conferenza alla Biblioteca Nazionale Braidense

In occasione della grande mostra sul Romanticismo con sede alle Gallerie d’Italia e al Museo Poldi Pezzoli, che si è conclusa il 17 marzo, la Società Storica Lombarda si è fatta promotrice della conferenza Romanticismo. Più di cento persone hanno gremito la Sala Maria Teresa della Biblioteca Nazionale Braidense per ascoltare i due relatori: Gianmarco Gaspari e Fernando Mazzocca, curatore della mostra. Gaspari ha evocato la Milano degli anni della Restaurazione attraverso alcuni suoi protagonisti. In particolare si è soffermato sul soggiorno a Milano del grande poeta inglese George Byron. Esule volontario, Byron giunse a Milano nell’ottobre del 1816 dove incontrò alcuni dei massimi esponenti della cultura mi-lanese fra i quali Vincenzo Monti, Ludovico di Breme, Silvio Pellico e anche, seppur fugacemente, Stendhal che a Milano soggiornò a lungo. È certo che la visita di Byron contribuì a rendere Milano il cuore pulsante del Romanticismo italiano, la vera capitale culturale di un’Italia politicamente divisa ma aperta all’Europa e alla modernità. Mazzocca ha raccontato come Milano anche per le arti figurative divenne presto uno dei più importanti centri della civiltà romantica. La mostra da lui curata, in cui sono state esposte 200 opere provenienti da tutta Europa, ha evidenziato il contributo italiano al movimento romantico che ha cambiato radicalmente il modo di vedere, interpretare e rappresentare la realtà.

ARCHIVIO STORICO LOMBARDO
Uscito il nuovo numero dedicato a "Il Conciliatore"

“Archivio Storico Lombardo”, il giornale della Società Storica Lombarda che esce ogni anno dal 1874, gode di meritata fama presso gli studiosi e i cultori di storia per l’ampiezza e la varietà dei temi trattati e la qualità dei contributi. Così si è pensato che l’uscita del volume per l’anno 2018, potesse divenire una buona occasione di incontro aperto a tutti gli appassionati di storia. I quali in effetti sono accorsi numerosi il 19 febbraio presso l’Archivio di Stato di Milano. Alla presentazione sono intervenuti il presidente della nostra Società, Gian Giacomo Attolico Trivulzio, il soprintendente archivistico e bibliografico della Lombardia, Annalisa Rossi e il presidente di Archeion, amici dell’Archivio di Stato di Milano Onlus, Andrea Terreni. Il direttore di “Archivio Storico Lombardo”, Carlo Capra, ha ripercorso la storia della rivista dalla seconda guerra mondiale ai giorninostri, ricordando in particolare l’operato dei due direttori che l’hanno preceduto, Enrico Decleva e Alberto Cova, mentre Nadia Covini ha parlato di “Archivio Storico Lombardo” e la società milanese ai tempi dei Visconti e degli Sforza. Quest’anno il giornale della Società Storica Lombarda, che ha dedicato la sezione monografica ai 200 anni de “Il Conciliatore”, il periodico che per poco più di un anno fu al centro della scena politico-culturale milanese (1818- 1819), si presenta con alcune novità. Per esigenze di rinnovamento tipografico e di contenimento dei costi, è cambiato l’editore. Scalpendi, nuovo editore, ha mantenuto l’esistente impostazione grafica e gli usi consacrati nel tempo, ma ha introdotto la fotoriproduzione delle copertine dei libri recensiti e la stampa in due colonne delle stesse recensioni.

LA SOCIETÀ STORICA LOMBARDA ARRIVA SUI SOCIAL NETWORK

La nostra Società comunica eventi, dati sul suo patrimonio, incontri e approfondimenti su Facebook e Instagram. Una comunicazione diretta ai soci e a tutto il pubblico interessato alla storia e alla cultura.

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