Newsletter 10 – Luglio 2017
È sempre indaffarata, la Storia: ognuno ne porta con sé un pezzettino e lo arricchisce con le scoperte, le curiosità, la devozione, e con le sue ricerche.
Uno studioso argentino, discendente di lombardi, ci ha scritto perché desidera la collaborazione della Società Storica Lombarda per scrivere un saggio sui varesini emigrati in Sudamerica nell’Ottocento. La sua richiesta ci onora, è una testimonianza di fedeltà alla storia patria (quanta storia nell’avventura dell’emigrazione!), ma è anche un riconoscimento della nostra missione essenziale: coltivare la curiosità, far conoscere il passato. Missione che rinnoviamo ogni anno anche con la pubblicazione dell’Archivio Storico Lombardo, che nel numero del 2017 presenterà un interessante saggio sul terremoto che colpì l’Italia settentrionale nel 1117. È tutto un flusso di dare e ricevere: e il nostro compito è quello di animare questo flusso per le memorie della Lombardia, prestando orecchio e dando voce.
La rete dei nostri contatti si sta espandendo e rafforzando: il 4 maggio siamo stati a Roma per un incontro con le altre 31 Deputazioni oSocietà di Storia Patria del nostro gruppo. Ci siamo poi riuniti per una tavola rotonda al Castello Sforzesco di Milano, il 27 maggio, con alcune società storiche lombarde. Si faceva seguito al convegno dell’anno scorso presso la giovane e dinamica Società Storica Cremasca. La dottoressa Sabrina Sammuri, direttore generale Culture, Identità e Autonomie di Regione Lombardia ha illustrato la nuova legge regionale n. 292. La discussione è continuata durante il buffet che abbiamo volentieri offerto ai nostri vicini e compagni di fatiche.
Nello stand della Regione Lombardia, in occasione della Fiera Tempo di Libri, figuravano, tra quelle di altre società storiche, alcune nostre pubblicazioni: un altro esempio di cooperazione ben riuscito. Ma non finisce qui: abbiamo stretto un’intesa di collaborazione con l’antico Circolo dell’Unione di Milano, forte di memorie ottocentesche e risorgimentali (21 tra i nostri Soci erano nel 1878 presenti anche nell’Unione!). Un’intesa che vuol dire conoscersi meglio, vuol dire darsi una mano al servizio della Storia, con quel senso di cordialità che facilita le cose.
Un grave disguido postale ha bloccato quasi completamente l’invio delle lettere di convocazione dell’Assemblea dei Soci: abbiamo espresso il nostro rammarico via e-mail (purtroppo non disponiamo di tutti gli indirizzi elettronici) e oggi torniamo a scusarci e a complimentarci con i quarantatré Soci presenti all’Assemblea. Si è parlato delle cose fatte, conferenze, incontri, orientamenti, e della Biblioteca: un patrimonio da valorizzare per valorizzare la Storia e far conoscere la nostra Società. Bello sarebbe raggiungere i giovani nelle loro scuole! Si è parlato di conti: il bilancio consuntivo 2016 si è chiuso in pareggio; il bilancio preventivo 2017 si fonda sulla fiducianell’aiuto di Soci, amici, enti. Alla generalità dei Soci è stato chiesto un piccolo sforzo: l’aumento, dal 2018, della quota ordinaria a euro 90 e della quota ridotta (giovani) a euro 40. E a questo proposito alcuni Soci hanno progettato una strategia di sostegno che mira da una parte a irrobustire le entrate e a consolidarle nel tempo, dall’altra a trasfondere tranquillità sia nell’ambito dei Soci che in quello dei sostenitori e dei finanziatori esterni. Quest’azione è stata battezzata In 100 per il 150°. L’iniziativa sta dando segni concretamente promettenti. Dopo le delibere assembleari e quelle del Consiglio successivo, gli organi in carica sono stati rinnovati.
Il trecentesimo della nascita di Maria Teresa imperatrice d’Austria (1717-1780), grande protagonista anche della storia lombarda, è occasione di ricerche e incontri dedicati alla sua figura. Il 30 maggio 2017 si è svolta la conferenza “Tu felix Austria nube”. Maria Teresa dalla storia al mito, presso la Biblioteca Nazionale Braidense davanti a più di cento persone. L’intervento del vicepresidente della Società Storica Lombarda, professor Carlo Capra, ha preso le mosse da un profilo biografico di Maria Teresa che non ha trascurato gli aspetti del carattere e della vita familiare, per mettere poi a fuoco il suo rapporto con la Lombardia e con la stagione delle riforme.Tra gli effetti della sua opera di rinnovamento vi furono non soltanto il risanamento delle finanze e l’offensiva contro i privilegi della Chiesa e del patriziato, ma anche, come ha messo in rilievo l’intervento di Gianmarco Gaspari, una fioritura culturale che espresse i suoi vertici nell’opera di Parini e nell’azione dell’Accademia dei Pugni (con i decisivi interventi di Pietro Verri e di Cesare Beccaria sulla letteratura, sull’economia, sulla giustizia), nella fondazione della Società Patriottica, della Biblioteca Braidense e del Teatro alla Scala e, fuori dalla capitale, nel prestigio conquistato dall’Università di Pavia e dall’Accademia della Scienze di Mantova.
Continua la pubblicazione online del patrimonio della Società Storica Lombarda: dopo la digitalizzazione dell’intera collana dell’Archivio Storico Lombardo, grazie alla Biblioteca Nazionale Braidense, anche un primo inventario del Fondo Archivistico della nostra Società potrà presto decollare verso il web, grazie all’intervento della Giunta Centrale per gli Studi Storici.