Raccolta Bertarelli

Fondi archivistico

Fondi librario

Il 20 maggio 1938 si spegneva in Roma il noto bibliofilo ed insigne benefattore dei Civici Musei, gr. uff. dott. Achille Bertarelli.

Così inizia il suo necrologio pubblicato nell’Archivio Storico Lombardo.

Socio della Società Storica Lombarda dal 1900 il Bertarelli lasciò alla biblioteca sociale vario materiale riguardante in prevalenza la storia di Milano: una raccolta di circa 80 stampe, carte topografiche, piante, vedute di città e ritratti di illustri milanesi tra il XVI e il XVIII secolo, gride milanesi, 68 pergamene notarili concernenti Piacenza ed il suo contado dal 1337 al 1587, alcuni manoscritti, una miscellanea di opuscoli stampati tra il 1794 e il 1823, molti volumi e una copiosissima raccolta di libretti d’opera di teatri milanesi e lombardi.

A tutto questo materiale si deve aggiungere una pregevole documentazione della prima metà dell’800 riguardante l’architetto Leopoldo Pollack e suo figlio Giuseppe: appunti giornalieri, promemoria, 170 lettere, giornali dei lavori svolti all’Opera della Veneranda Fabbrica del Duomo, descrizioni di viaggi in Toscana e a Roma, nonché l’inventario dei mobili e delle suppellettili di casa redatto a seguito della morte di Leopoldo avvenuta nel 1806.

Tra i manoscritti vanno segnalati due volumi in folio: il primo del XVII secolo contenente la Relazione di Milano 1590 et suo stato, del signor Gio. Battista Leoni, la Relatione del re di Francia, un Discorso sopra il re di Navarra ed infine una Supplica de’ Ghisardi; il secondo, di epoca precedente, raggruppa diverse Ordinanze Capitolari dell’Ospedale Maggiore di Milano dal 1477 al 1563 nello spoglio compiuto da Pietro Robiati quando era impiegato presso l’archivio dell’Ospedale.

Il dono pervenne interamente alla Società e fu fatto a più riprese tra il 1904 e il 1909; è in parte conservato in 4 cartelle separate (carteggio Pollack, manoscritti e pergamene), il resto è confluito nel patrimonio generale della biblioteca.

La raccolta di gride, depositate insieme al dono Rosari, costituisce una sezione separata comprendente 692 pezzi a stampa, in buono stato di conservazione, ordinati per data e per soggetto. Sono editti, ordinanze, regolamenti, proclami e disposizioni diverse emanate da varie autorità politiche ed ecclesiastiche tra il XVI e il XIX secolo.

Achille Bertarelli, nato nel 1863, dopo aver conseguito la laurea in legge, andò a lavorare con i fratelli nell’industria di famiglia. Collezionista nella maniera più classica del termine, allargò i suoi interessi sotto l’influenza di due noti maestri: Giuseppe Fumagalli, che lo indirizzò nella ricerca bibliografica, e Francesco Novati, che gli rivelò l’importanza delle stampe popolari italiane. La selezione del materiale venne svolta prevalentemente su due filoni: quello della storia del Risorgimento e quello delle incisioni. Il primo, di carattere storico, era di ampio disegno e portò a raccogliere materiale vario anche effimero, come opuscoli, fogli volanti e giornali, riguardante gli anni precedenti la formazione dell’Unità d’Italia. Il secondo, di tipo iconografico, prediletto dal Bertarelli, venne a costituire una ricca documentazione per immagini della storia milanese attraverso i secoli. Entrambe le raccolte vennero donate nel 1923 al Comune di Milano: la prima venne assegnata al Museo del Risorgimento, la seconda – costituita da circa trecentomila pezzi – al Castello Sforzesco sotto la denominazione di Civica Raccolta di Stampe Achille Bertarelli. In riconoscenza, il Comune gli conferì la medaglia d’oro di benemerenza cittadina.