Fondo Riva

Fondi archivistico

Custodito in 41 buste, il fondo riguarda prevalentemente una copiosa documentazione raccolta dal Riva che riflette i suoi interessi e suoi studi. Si tratta di copie di documenti, trascrizioni (forse di sua mano) di atti notarili, testamenti e contratti nuziali, appunti vari, regesti e materiale eterogeneo (ritagli di giornali, bibliografie, estratti) relativo alla storia di Monza, ai suoi monumenti e chiese, alla storia del costume locale (in particolar modo relativa all’arte della fabbricazione del cappello). Inoltre è presente anche il suo carteggio privato: corrispondenza, recensioni, fotografie e prime bozze di suoi lavori.

L’industriale e umanista monzese Giuseppe Riva (1877-1929) fu membro della Società Storica Lombarda dal 1898 e ne divenne socio vitalizio nel 1923. La sua principale attività di imprenditore lo indusse ad interessarsi, in primo luogo, di problematiche rivolte al mondo del lavoro operaio: fondò in Italia una organizzazione dei datori di lavoro e, quale segretario dell’Associazione cotoniera, predispose i concordati per i lavoratori che la Federazione Sindacale Fascista Cotoniera Italiana pubblicò nel 1928. Così, è significativo riportare ciò che nel 1925 Giuseppe Riva scriveva a riguardo dello sviluppo della storia economica della città: “Monza balzerà certamente in prima fila per due fatti […]: la costituzione della Federazione industriale monzese e il programma di un nuovo regime di rapporti tra industriali ed operai”.

Attento studioso, egli s’impegnò negli anni del suo sodalizio con la Società Storica Lombarda alla realizzazione dell’inventario e del regesto dei documenti viscontei.

Questo intenso lavoro compiuto in diversi archivi – in particolare quelli di Modena, Pisa, Siena, Firenze, Arezzo, Pistoia e Monza – per ricercare documentazione relativa al periodo storico tra l’arcivescovado di Ottone e la morte di Gian Galeazzo Visconti portò tra il 1911 e il 1918 alla pubblicazione, da parte della Società stessa, del Repertorio Diplomatico Visconteo a cui fu aggiunto nel 1937 il Supplemento, a cura di Giovanni Vittani e Giuseppe Bonelli.

Da un punto di vista storico i suoi maggiori lavori furono rivolti alla conoscenza della sua città natale: dal poderoso volume dal titolo L’arte del cappello e della berretta a Monza e a Milano nei secolo XVI-XVIII (1909) a numerosi e vari contributi editi sin dal 1895 quando era ancora studente universitario. Basti citare a questo proposito Ricordi monzesi del 1848 e del 1849 stampato a Milano nel 1901, Per il centenario della tipografia monzese Corbetta (1906) o infine La cappella del Duomo di Monza (sec. XVII-XIX) e Il concorso di Giuseppe Verdi pubblicato nel 1907 in occasione dell’inaugurazione del busto del musicista nel Teatro sociale.

Fondatore del giornale La Patria, fu anche collaboratore, pubblicandovi alcuni suoi studi, dei periodici La Perseveranza, l’Illustrazione del Popolo e La Sera.