Fondo Caffi

Fondi archivistico

Fondi librario

Il fondo fu donato alla Società Storica Lombarda nel 1894, dopo la morte dello studioso, dalla sorella Amalia Salvagnini Caffi e dal nipote Alberto che ne preannunciava l’invio affermando, in una lettera spedita da Mestre, che “sua madre è lieta di affidare alla Società Storica Lombarda i libri e le carte del compianto suo fratello Michele Caffi, che si riferiscono ai suoi studi prediletti, e in particolare alla storia dell’arte”.

Il fondo conserva in 18 cartelle il carteggio privato dello studioso: sono appunti di studio, lettere, ritagli a stampa, elenchi e annotazioni su monumenti, architetti e artisti. In queste cartelle sono contenute anche 38 opere a stampa del XVIII e XIX secolo, di argomento storico-artistico, da lui riccamente annotati ai margini.

Michele Caffi (1814-1894), giudice milanese, nominato consigliere del Tribunale di Bergamo, vicepresidente del Tribunale di Milano e consigliere di Corte d’Appello, fu un appassionato cultore d’arte. Membro della Commissione Conservatrice dei Monumenti e Oggetti d’antichità e Belle Arti nella provincia di Milano e socio della Società Storica Lombarda dal 1874, si occupò prevalentemente di problematiche di conservazione e di restauro di monumenti.

Milano, Pavia, Lodi, e anche Padova e Venezia furono le città predilette dai suoi studi, assai numerosi e pubblicati dal 1836 al 1890. Tra i suoi ritrovamenti, costituiscono solo un esempio quelli descritti nelle sua opera pubblicata nel 1842 e intitolata Due cristiane epigrafi nella chiesa di S. Simpliciano in Milano, o le semplici illustrazioni storico monumentali di varie chiese ed abbazie: S. Eustorgio, S. Celso di Milano, Chiaravalle e S. Pietro in Ciel d’oro di Pavia. A questi lavori si aggiunsero anche studi monografici su artisti milanesi e lombardi del XV secolo – architetti, pittori, scultori e miniatori da lui considerati minori – e numerosi articoli in diversi giornali d’arte. Lasciò inedita una voluminosa storia della Scultura in legno in Italia dal Risorgimento dell’arte in avanti.